Col Biopropano è tutto questione di chimica

Biopropano: la chimica della sostenibilità

Fino a oggi lo abbiamo chiamato BioGPL, come molti operatori del settore in Italia, per indicare una versione più sostenibile del GPL, indipendentemente dalla sua origine (fossile o meno).
 Oggi però Beyfin sceglie di chiamarlo con il suo vero nome: Biopropano. Una scelta di chiarezza e trasparenza nei confronti dei nostri clienti e dell’intero settore.

Cos'è il Biopropano?

Il Biopropano è chimicamente identico al propano tradizionale (formula C₃H₈), ma non proviene da fonti fossili.

Viene prodotto da materie prime biologiche, come ad esempio dalla raffinazione di olio vegetale idrotrattato (HVO). Ha le stesse proprietà e gli stessi usi del propano derivato dal petrolio, ma con un impatto ambientale decisamente inferiore.

Perché non chiamarlo più BioGPL?

Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) è una miscela di idrocarburi ottenuta da fonti fossili, principalmente composta da propano e butano.

Il Biopropano, invece, è una molecola specifica e completamente tracciabile, che può essere prodotta in modo sostenibile, secondo i criteri dell’economia bio-circolare.

Chiamarlo con il suo vero nome è per noi un segno di coerenza e responsabilità.

Il futuro è nel Biopropano?

È auspicabile. A parità di composizione chimica e performance, il Biopropano rappresenta un’evoluzione sostenibile del GPL:
- stessa efficacia
- origine vegetale
- abbattimento delle emissioni
- tracciabilità certificata


In Beyfin crediamo che il linguaggio della sostenibilità debba essere chiaro quanto quello della chimica. E con il Biopropano, questa evoluzione comincia anche dalle parole.
 

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